L’IMMAGINE DI MIA MADRE


Sono qui,
dentro il ciglio della battigia
mentre inseguo orme di relitti
che fuggono da mareggiate
sempre in agguato.

Non c’è riparo per le nostre storie
in questa spiaggia abbandonata
che mastica solitudine.
Ma cosa cerco allora
in mezzo a tronchi marci di salsedine
e montagne di rifiuti accatastati.
Non saranno certo le storie sui pirati
o sulle lune tramontate
a separarmi da conchiglie
che non hanno più la tua voce.

E allora dimmi perché questa tramontana
strappa ancora lacrime
da cieli tersi senza nuvole.
Forse è colpa dei riflessi del mare
e del profumo delle ginestre
che ti trattengono
come se tu fossi un’immagine
che non può morire.

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